Dell'Amore e della Poesia d'Amore

 

"Florentino Ariza scriveva qualsiasi cosa con tanta passione che persino i documenti ufficiali sembravano lettere d’amore…
Senza proporselo, senza neppure saperlo, dimostrò con la sua vita… che non esisteva nessuno con maggior senso pratico, né spaccapietre più ostinati, né direttori più lucidi e pericolosi, dei poeti."

Gabriel Garcia Marquez,
“L’amore ai tempi del colera”.


 

 

Poems I love:

Visage de la paix par Paul Eluard

La vita che desideri di C. Kavafis

Non chiederci la parola di E. Montale

S'ì fosse foco di C. Angiolieri

A Saffo di Alcèo

Malinconia di Juan Goytisòlo

Nostalgia del Presente di J.L.Borges

Altre poesie nel mio blog
Appunti di poesia

 

 

 

 

Quelle che seguono sono poesie di amore. Amore concreto, scritte per una donna di carne e sangue. O forse - pur esistendo indiscutibilmente - essa fu un parto della mia immaginazione? Me lo sono spesso chiesto, quando, al risveglio dai miei rapimenti, mi chiedevo perché fossi così felice da toccare il cielo con un dito, perché il cielo fosse più azzurro, e il mio cuore più caldo. La donna che suscitava in me tali estasi sembrava non solo ignara del suo potere su di me, ma del tutto priva di merito nell'evocare tante energie positive.

Il motivo, forse, sta nel fatto che capita spesso di confondere due sentimenti completamente diversi: l'amore con l'ammirazione.
Ammiriamo una persona per le sue qualità oggettive, quelle che tutti, solo che siano in buona fede, possono riscontrare. Perciò l'ammirazione è un sentimento ricognitivo, e come tale è spesso riscontrabile anche tra persone che non si possono sopportare. È, ad esempio, il sentimento elegante proprio dei nemici di gran classe.

Al contrario, amiamo una persona per ciò che essa evoca in noi, per ciò che suscita di nascosto e segreto nel nostro animo. In questo senso l'amore è un sentimento passivo: diciamo " io amo" , ma dovremmo piuttosto dire: " io sono colpito, illuminato, folgorato" . In quanto un tale effetto accade solo a noi, vuol dire che in qualche misura vi cooperiamo; perciò l'amore è altresì un sentimento creativo: nella persona che amiamo, non vediamo le sue qualità oggettive, ma intuiamo ciò che altri non vedono, ciò che forse non esiste neppure, se non solamente per noi. Il non capire questo è alla base di molti equivoci: gli estranei si chiederanno che cosa ci troviamo noi in quella data persona, e noi stessi, spesso, malediremo la nostra dabbenaggine per aver dato tanto a una persona che se n'è mostrata indegna, o quanto meno inadeguata. Ma l'amore non è un premio a niente, non è un riconoscimento dei meriti altrui, come invece l'ammirazione*.

L'amore ci trasforma, e al tempo stesso costituisce una sfida all'altra persona, perchè essa diventi, realmente, tutto ciò che noi abbiamo visto in lei. A volte capita che la sfida venga raccolta; a volte invece, l'immanità del compito di essere all'altezza delle aspettative di chi ci ama, ci spaventa e, anziché avvicinarci ad essa, ce ne allontana e ci fa preferire la compagnia di chi ha più modeste pretese.
Certo, amare senza essere riamati è, come tutti sanno per esperienza, frustrante: ma lo è - al contrario di quanto si crede - non perché noi non riceviamo in cambio di ciò che diamo, bensì perchè non ci viene concesso di dare indietro ciò che abbiamo ricevuto. Se la persona che amiamo ci illumina di una vita e di una luce nuova, vorremmo che qualcosa di quella luce tornasse, almeno di riflesso, a lei. Vorremmo essere anche noi, per lei, la favilla, la luce, la folgore che una volta ci ha acceso a nuove consapevolezze e rigenerato a nuova vita. Questo piacere ci viene spesso negato.

Ammirazione e apprezzamento sono sentimenti che accogliamo con indifferenza, perchè nulla aggiungono alla nostra vita: e chi ci confessa la sua stima, a meno che non soffriamo di terribili complessi di inferiorità, ci farà un ben magro complimento - anche se non mancheremo, per cortesia, di mostrarcene riconoscenti.

Ma l'amore, quello ci crea e ci consente di creare.

Le considerazioni che precedono rappresenteranno per molti la scoperta dell'acqua calda, e susciteranno una giusta ilarità - specie quando aggiungerò che per me, invece, sono state un'autentica rivelazione.
Eppure sono necessarie per introdurre le poesie che seguono, scritte e dedicate all'unica donna per la quale io abbia mai provato questo genere di amore, senza però averne mai avuto la consapevolezza: al contrario, per lungo tempo mi son sentito preda e vittima di una fissazione o di una malattia, le uniche spiegazioni che mi sembravano plausibili per un sentimento così intenso indirizzato a una persona che ne sembrava così immeritevole e indifferente.
Il termine, lo riconosco, è vago e banalizzato: eppure come altro si può definire, se non "amore" , quel sottile e meravigliato piacere di esistere che mi colpiva - a dispetto di ogni mio volere - ogni volta che rimanevo vicino a lei?
Così, quando ho chiarito a me stesso di cosa veramente si trattava, era troppo tardi, e la ragazza oggetto del mio amore è andata saggiamente in sposa ad un'altra persona, un sano e solido Bravo Ragazzo di Buona Famiglia, che di scrivere poesie non si è mai lontanamente sognato. Personalmente faccio tanto di cappello a questi uomini concreti, che tra le nuvole ci vanno, ma solo in aereo. Invidio, in loro, questo stare con i piedi per terra, questo vedere la realtà per ciò che è, e non per ciò che vorremmo fosse.
Ma non mi lamento, ognuno ha il suo destino. Forse, con gli anni diventerò più cinico. Mi rimangono bei ricordi, belle foto, e belle poesie.
O almeno così mi pare...

Brindo all'Amore: è come la luce del Sole, ce n'è per tutti!
Londra, agosto 1999

 

Addenda 2002. Leggo nel libro di Mark Twain "Innocents Abroad" questo caustico epitaffio del Petrarca: "Petrarca, il signore che amò Laura, la donna di un altro, per tutta la vita e che profuse in lei un amore che era un indiscutibile spreco di energia".  Più o meno è quello che anch'io - ormai pentito della vicenda di cui sopra - penso degli amori letterari. 

Riga, marzo 2002

 

"Una volta toccato il fondo,
si può sempre incominciare a scavare
"

Andrea Guidi

La poesia è la sublimazione lirica della sfiga
Dario Quintavalle

L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande.
Woody Allen

 

Ma io l'amoooo!!!
Shhh, zitto ti sente!
Queste sono cose secondarie, senza importanza...
Ma poi ti passa!
Anch'io ho sofferto... Ho sofferto come un cane per quasi tre quarti d'ora...!!!

Adolfo Celi 
"Amici Miei I "

 

" "The Ickenham system, for instance, might seem a little abrupt."
"The Ickenham system, Mr. I. ?"
"I call it that. Just giving you the bare outlines, you stride up to the subject, grab her by the wrist, clasp her to your bosom and shower burning kisses on her upturned face. You don't have to say much-just 'My mate!' or something of that sort, and, of course, in grabbing by the wrist, don't behave as if you were handling a delicate piece of china. Grip firmly and waggle her about a bit. It seldom fails"."


P.G. Wodehouse (Cocktail Time)


* ho trovato curiosamente conferme di quanto affermo in un serio studio scientifico del prof. Harry Frankfurt citato in questo sito.
 

Dario Quintavalle > Poesie > Dell'amore e della poesia d'amore
Music background: "Ho voglia di innamorarmi" di F. Baccini

Traduction française

 

Top of page


 


You are welcome visitor n°:

Google
On the Internet On www.quintavalle.it

Top of page

 

Ultima modifica di questa pagina: 24/04/2011
Hit Counter