di FRANCESCO RIDOLFI
Una
ventata d’aria nuova per i corridoi e le aule del Tribunale di
Frosinone. Il neo procuratore, Margherita Gerunda, ha deciso di
lasciare il segno e ha preparato, assieme al
dirigente amministrativo,
Dario Quintavalle, una lunga serie di progetti per rendere
il palazzo di Giustizia «non una fortezza, ma un luogo accessibile
al pubblico e aperto al territorio». Prima iniziativa:
l’istituzione di un nido, dove personale del tribunale, magistrati e
avvocati possano lasciare i bimbi durante le ore di lavoro. Un po’
sulla falsa riga di quanto il ministro per le pari Opportunità,
Stefania Presigiacomo, ha realizzato all’interno del dicastero da
lei guidato. Ma in cantiere ci sono anche molte altre novità: la
realizzazione di un sito internet tramite il quale, con l’ausilio
della firma digitale, gli utenti potranno richiedere certificati con
un semplice clik del mouse, stando comodamente seduti in casa; un
ufficio informazioni che sarà ubicato all’ingresso del tribunale;
una nuova segnaletica stradale per raggiungere il palazzo e nuove
indicazioni per orientare meglio i cittadini tra i corridoi del
tribunale. Una serie di iniziative che saranno vagliate sia
dall’amministrazione della giustizia, sia dal sindaco del capoluogo.
E proprio per far sì che queste idee non restino solo buoni
propositi, ieri il primo cittadino, Domenico Marzi, è salito
all’ottavio piano di Palazzo di giustizia dove ha incontrato il
procuratore e
il dirigente del
tribunale [ rectius: della Procura]. Questo perchè i fondi
per l’istituzione del nido saranno attinti dalla Finanziaria 2002
che stanzia 150 milioni di euro, per il 2004, per realizzare queste
strutture. Soldi che, tramite le Regioni, vengono ripartiti tra i
Comuni. «Il sindaco ha dato la sua disponibilità - ha detto il
procuratore - Quella del nido è un’iniziativa sociale importante.
Consente a molte donne, ma anche a tanti uomini, di poter lavorare
con una serenità maggiore».
Quella dell’istituzione del nido
negli uffici e nelle aziende è una pratica che sta prendendo piede
al Nord dove sono sorte anche diverse ditte specializzate in questo
settore. Al centro e al sud, invece, si spera ancora in un posto
negli asili publici o si ricorre al privato, con costi, spesso,
proibitivi. «All’inizio dell’anno si mettono in cantiere i progetti
- afferma il
dirigente Quintavalle
- Noi lavoriamo per snellire la burocrazia e risparmiare sui costi.
Già all’interno del palazzo il personale chiede le ferie o i
permessi, per fare un esempio, via e-mail. In questo modo si
risparmia carta e lavoro. Vogliamo estendere questa filosofia anche
al rapporto con il pubblico. E in quest’ottica si muove la
realizzazione di un sito web di facile accesso che consenta di
richiedere un certificato penale direttamente su Internet; oppure di
indirizzare l’utente per i vari uffici, così quando viene in
tribunale sa già cosa deve fare, come farlo e dove. Altro problema è
quello della segnaletica stradale: abbiamo anche chiesto al sindaco
di sistemare dei cartelli lungo le vie di accesso alla città per
raggiungere il tribunale senza doversi fermare per chiedere
informazioni».